A Stepbrother for Christmas: The Hard and Dirty Holidays by Celia Aaron

A Stepbrother for Christmas: The Hard and Dirty Holidays by Celia Aaron

autore:Celia Aaron [Aaron, Celia]
La lingua: eng
Format: epub
Amazon: B0170OB4KI
editore: Celia Aaron
pubblicato: 2015-10-21T00:00:00+00:00


9

HANK

La vedo sull’uscio, sta guardando dall’altra parte della strada fin dentro il mio negozio, e gioca con le mani.

«Grazie mille per tutto, anche se dovrò nascondere i dolcetti, o i bambini li faranno fuori prima di poterne assaggiare uno,» Jenna, un’amica dei tempi del liceo, infila alcune gocce di cioccolato speziato nella borsetta.

«È stato bello rivederti.»

«Anche per me.» Si affretta addentrandosi in una strada pervasa dalla bufera e io spengo l’interruttore dell’insegna luminosa.

Olive esita e mi sembra quasi di sentire la guerra che sta combattendo nella sua testa. Vorrei poterla mettere a suo agio, ma vorrei anche portarla oltre ogni limite. E penso che sia più incline a capitolare di quanto dia a vedere.

Apro la porta e la chiamo: «Vieni qui, ti piacerà quello che ho in serbo per te.»

So di suonare ambiguo e il doppio senso è più che voluto. Dopo il bacio di questa mattina sono corso nel mio appartamento e ho fatto una doccia fredda. Era l’unico modo per continuare a funzionare tutto il giorno; un’erezione costante, grazie a Olive, non sembra un ottimo piano aziendale per vendere dolcetti.

Guarda da entrambe le parti e attraversa la strada ghiacciata. I suoi pantaloni da yoga avvolgono le gambe e un cappotto pesante nasconde il top che di certo indossa. Quando arriva sul marciapiede inspira profondamente. Non credo si renda conto di farlo, ma l’odore di zucchero nell’aria è così tentatore, anche per lei. Lo adora, esattamente come me.

«Cosa volevi farmi vedere?» Esita ancora davanti la porta aperta del negozio.

«Entra pure, si sta più caldi ed è quasi pronto.»

Arriccia il naso, poi controlla di nuovo che in strada non ci siano spettatori. Dopo essersi assicurata che siamo soli, entra dentro e io chiudo la porta dietro di lei.

«Cos’è?» Chiude gli occhi e si sfila il cappotto, rivelando una maglia grigia a maniche lunghe. «C’è più profumo del solito in questa tana del diavolo.»

Rido di cuore. «Tana del diavolo?»

Olive fa scorrere le dita lungo il vetro dei barattoli ripieni di leccalecca. «Sì, decisamente.» Stavolta sembra più a suo agio, anche se continua ad avere l’aria di chi scapperebbe a gambe levate alla mia prima mossa sbagliata.

«Ecco la tua sorpresa,» prendo una sedia per lei, «siediti, per favore, ti servo subito.»

Il trillo di un timer risuona in cucina mentre Olive si siede.

«Torno subito.» A passo svelto mi dirigo in cucina e apro il forno a convenzione per tirar fuori una minitorta. La crosta è color oro intenso, le mele all’interno sembrano bolle ricoperte da sciroppo di zucchero di canna e la griglia di pastafrolla è adagiata come una nuvola.

Lascio scivolare la piccola torta su un piatto, aggiungo una cucchiaiata di gelato sopra e cospargo il tutto di caramello. Il gelato comincia a sciogliersi mentre prendo due cucchiai e torno in soggiorno.

Gli occhi di Olive si fanno più grandi non appena mi avvicino e poggio il piatto davanti a lei.

«Il tuo amore per le mele caramellate mi ha dato un’idea.» Le porgo un cucchiaio. «Questa è una torta di mele caramellate, ha gli stessi ingredienti, ma ha un procedimento un po’ diverso da ciò che si immagina.



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